Pagina 14 di 40 Le Linee Guida forniscono alle imprese indicazioni di tipo metodologico per la realizzazione di un Modello idoneo a prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto e a fungere da esimente dalla responsabilità amministrativa di cui al D.Lgs. 231/2001. La Società, inoltre, nel predisporre la revisione del presente Modello ha tenuto conto dei principi espressi dal Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili con la pubblicazione del Documento del febbraio 2019, adattandole alle proprie specifiche esigenze. La Società ha approvato la presente revisione del Modello di Organizzazione, di Gestione e Controllo (di seguito anche solo il “Modello”), con delibera del Consiglio di Amministrazione (cfr. frontespizio della presente Parte Generale). La Società è sensibile all’esigenza di assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, a tutela della propria reputazione, immagine e del lavoro dei propri dipendenti ed è, altresì, consapevole dell’importanza di dotarsi di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo a prevenire la commissione di comportamenti illeciti da parte dei propri amministratori, dipendenti e di tutti coloro che svolgono la propria attività in nome e per conto della Società. La Società ritiene, dunque, che l’adozione del Modello, unitamente al Codice di Etico, possa costituire un valido strumento di ulteriore sensibilizzazione nei confronti dei Destinatari. Segnatamente, attraverso l’adozione del Modello, la Società intende perseguire le seguenti finalità: ▪ determinare nei destinatari del Modello, definiti al successivo paragrafo 2.3 - Destinatari, la consapevolezza di poter incorrere, in caso di violazione delle disposizioni ivi riportate, nella commissione di illeciti passibili di sanzioni disciplinari ai sensi del presente Modello, di sanzioni penali applicabili nei loro stessi confronti dal giudice competente, nonché di poter determinare l’applicazione di sanzioni amministrative dipendenti da reato in capo alla Società; ▪ vietare comportamenti che possano integrare le fattispecie di reato di cui al D.Lgs. 231/2001, predisponendo un sistema di prevenzione e controllo finalizzato alla riduzione del rischio di commissione dei reati connessi all’attività aziendale; ▪ ribadire che tali forme di comportamento illecito sono fortemente condannate dalla Società, in quanto le stesse (anche nel caso in cui la Società fosse apparentemente in condizione di trarne vantaggio) sono comunque contrarie, oltre che alle disposizioni di legge, anche ai principi
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